Tomo XIV e la Pissotta

Il suo colore, intenso e violaceo lascia intendere ad una concentrazione ricca e morbida, le sfumature dal rosso al viola confermano la gioventù di un prodotto che è appena all’inizio di una decennale fase di maturazione e crescita. Tomo XIV viene lasciato lentamente a fermentare, i suoi lieviti a combattere e competere contro la forza della concentrazione zuccherina, che in questi vini passiti rappresenta sia la loro fonte primaria di cibo, sia una variabile che permette un lungo affinamento. Il naso, oggi ancora raccolto in un piccolo cesto di frutti neri e spezie lascia prevedere un futuro armonico e di complessa stratificazione. La prugna, more, i mirtilli mantengono una freschezza avvertibile e conciliante con il colore di marcata vivacità e poi all’improvviso la violetta. Il palato armonizza con le sensazioni olfattive, lasciando una bocca pulita e asciutta, non eccessivamente dolce ma ricchissima di sostanze polifenoliche che donano colore e dinamismo di gusto. Un grande vino in divenire, un cavaliere scaltro e motivato alla ricerca della saggezza, che solo il lento e prezioso scorrere del tempo potrà arricchire di esperienza e armonia. XIV’ si presta ad accostamenti molteplici, ottimo con formaggi a pasta dura ben stagionati, con dessert a base di frutti rossi e cioccolato o più semplicemente, da solo.

 

La Ricetta: Pissota col grasso di cotechino

1 kg di polenta di mais
300 g di farina
300 g di zucchero
Grasso della bollitura del cotechino, a piacere
Fichi secchi, a piacere
1 bustina di lievito da dolci

Passare la polenta con lo schiacciapatate e impastare con la farina, lo zucchero, il grasso e i fichi secchi; infine unire il lievito e infornare.

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