“Il nostro vino è frutto di scelte condivise che lasciano spazio alle diverse competenze delle persone coinvolte nel progetto”. Così dice l’enologa Raffaella Veroli, laurea in Scienze Naturali e laurea in Enologia e Viticoltura, all’apparenza timida ma dal carattere fermo e determinato, uno degli artefici del successo dell’Amarone Piovesole, del Recioto Tomo XIV e del Valpolicella Classico Fralibri, vini che sono il risultato di una convivenza di uve, preceduta da lunghi anni di conoscenza, in cui giorno dopo giorno si costruisce un rapporto sempre fantasioso tra i diversi uvaggi. Raffaella è una donna che, con già una laurea in Scienze Naturali, decide di iscriversi ad enologia un po’ per passione e un po’ perché – come confida lei stessa – si sente incompleta: le manca il lavoro fisico ed il contatto con quella natura così tanto studiata sui libri, ma non ancora vissuta con l’intensità e il coinvolgimento desiderati. “Ho raccolto l’eredità di Franca Maculan – spiega Raffaella Veroli – con entusiasmo e gioia, ma anche con la consapevolezza e la paura di poter sbagliare. Coltivare i vigneti e seguire l’azienda proprio come lei stessa avrebbe fatto: è questo l’importante impegno che tutti noi stiamo portando avanti. Produrre vini di grande prestigio in un territorio unico, che Franca amava: un amore che traspare ad esempio dalla cura con cui questi vigneti sono stati piantati, dalla scelta geografica, fatta con l’obiettivo di creare un vino dalla qualità eccelsa”. Tutto questo fa parte del progetto Eleva: un’impresa agricola a tutti gli effetti. Un modello imprenditoriale in cui ogni collaboratore ha un ruolo preciso, ma non eccessivamente burocratizzato, e molta autonomia gestionale, pur nella costante cooperazione reciproca nella ricerca dell’eccellenza.